Sopravvivere all’inferno

Anno: 2001 Pagine: 320 Nel gennaio 1993 Stanley Williams, un eminente vulcanologo, si trovava sull’orlo del cratere del vulcano colombiano Galeras quando una violenta eruzione uccise istantaneamente sei dei colleghi presenti e ne ferì gravemente molti altri incluso lui stesso. Colpito da proiettili di lava incandescente, Williams giaceva in punto di morte lungo il fianco del vulcano quando due donne coraggiose, amiche e colleghe, organizzarono una spedizione che gli salvò la vita. Ferito gravemente alla testa e alle gambe ha subìto negli anni seguenti più di quaranta operazioni, ha perso l’udito da un orecchio, ha dovuto imparare nuovamente a camminare ed è tuttora afflitto da crisi epilettiche causategli dalla lesione provocata da una grossa pietra che lo ferì alla tempia. L’autore, con l’aiuto di Montaigne, un giornalista famoso, usa il racconto dell’eruzione, del salvataggio e delle conseguenze della tragedia per condurci in un viaggio di esplorazione dei vulcani, per spiegarci il loro impatto culturale e fisico -attualmente minacciano 500 milioni di persone nel mondo- e per farci incontrare il ristretto gruppo di anime intrepide che li studiano. I vulcani scatenano forze estremamente potenti e imprevedibili e il costo in vite umane è altissimo. Tuttora, nonostante i sofisticati strumenti a nostra disposizione, muore almeno un vulcanologo all’anno. Ciononostante Williams e i suoi colleghi continuano a studiare i comportamenti dei vulcani.Un evento drammatico, raccontato dalla voce di uno dei pochi sopravvissuti, diventa un viaggio nelle viscere della terra per cercare di capire cosa succede all’interno dei vulcani e per prevenire future catastrofi.