Le vie dell’ideale

Anno: 2001 Pagine: 120 Tracciare un profilo di Bepi Mazzotti alpinista e scrittore, valutare appieno il suo contributo alla storia dell’alpinismo e alla letteratura di montagna, potrebbe essere considerato limitativo di una vicenda umana nella quale si sono intersecati e compendiati altri amori e interessi che citeremo solo per memoria: la passione filiale per la “Marca Trevigiana” di cui è stato originale cantore, l’animazione culturale, l’amicizia e il sodalizio con alpinisti, letterati ed artisti, l’organizzazione di grandi mostre, la battaglia per la salvaguardia del patrimonio architettonico e la conseguente creazione dell’Ente Ville Venete, la direzione dell’Ente per il Turismo di Treviso, il culto per la buona tavola e la promozione di una cucina tradizionale, nonché l’attività di scrittore forbito ed ineguagliabile per la vastità degli argomenti (è stato Autore di decine di volumi e di oltre cinquecento fra studi e monografie). Ma, mentre alcuni settori specifici della eclettica ed appassionata opera di Mazzotti hanno già trovato giusta collocazione e valorizzazione, per la montagna manca invece ancora un serio e puntuale riscontro della sua attività di alpinista e di scrittore. Nella scheda bibliografica di Giuseppe Mazzotti relativa alla montagna sono registrati quasi centocinquanta titoli fra volumi, monografie, studi e scritti vari dedicati alle Dolomiti ed alla Valle d’Aosta. Egli può giustamente essere definito un classico della letteratura alpina. La sua felice “verve” di scrittore brillante e sempre rigoroso nel controllo, la sua cultura umanistica, la sua umana bonomia, il suo immenso, pudico amore per la montagna, l’han collocato, fin dagli Anni Trenta, fra i più fecondi ed autorevoli scrittori che si siano mai occupati di alpinismo. Nei suoi scritti respira l’animo autentico della montagna, dei suoi incanti, della sua gente. Chiunque voglia compiere una qualsiasi indagine storica e culturale sulla montagna in genere, su quella dolomitica e valdostana - i grandi amori di Mazzotti - in particolare, non potrà prescindere dalle sue opere. E’ un vero peccato che il suo multiforme ingegno abbia rubato tempo, idee ed impegno per la montagna. Ma forse stanno proprio qui la grandezza e la peculiarità di Bepi Mazzotti: aver saputo cioè alzare lo sguardo anche oltre il profilo, talvolta angusto e soffocante, delle montagne.