L'Alpe 18 - “Mari” delle Alpi

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ALPE18
Autore: AA.VV.
Editore: PRIULI & VERLUCCA
Acqua e roccia. I laghi prealpini esprimono pienamente il senso dell’opposizione tra «mare» e monte, perché accomunano acqua e roccia, orizzontale e verticale, blu di «terra» e blu di cielo in spazi ristretti. Lario, l’ingrata memoria della terra del ferro.. Lago di Como.. Il sottomarino tascabile del Lago di Lugano.. Le due acque del Lago Lemano.. Benaco, il mare nelle Alpi: il Garda è il lago più richiesto dai villeggianti.

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Acqua e roccia. I laghi prealpini esprimono pienamente il senso dell’opposizione tra «mare» e monte, perché accomunano acqua e roccia, orizzontale e verticale, blu di «terra» e blu di cielo in spazi ristretti. Pur assomigliando a piccoli mari, balneabili e navigabili, fanno parte a tutti gli effetti dell’universo alpino, a nord e a sud della catena. Realtà e mito delle palafitte: non è vero che nei laghi delle Alpi e delle Prealpi l’abitazione avesse luogo sull’acqua. Così come non è vero che i «palafitticoli» o lacustres fossero una civiltà a sé. Spazi di lago nel Medioevo: nel basso Medioevo i laghi prealpini hanno costituito un cruciale elemento di interconnessione fra le valli alpine, le città pedemontane e la pianura. Garda, «Il più meridionale scenario a nord di Napoli»: solo alla fine dell’800 il Garda è pronto «a rivaleggiare con le più affollate stazioni del Lago Maggiore e di quello di Como». Navigare le Alpi: i solchi delle Alpi sono stati navigati fin dall’epoca preistorica, sfruttando quelle acque che consentivano gli spostamenti con il maggior vantaggio e il minor sforzo. La pesca di mestiere sui laghi lombardi: buona parte del loro lavoro si svolge al tramonto o di notte fino all’alba. Per questo si possono definire «uomini invisibili». Vivere in acqua dolce: distese azzurre fra quinte verdi di monti e giardini, i grandi laghi prealpini sono vasti bacini naturali che ospitano un’eccezionale biodiversità di vertebrati: i pesci. Benaco, il mare nelle Alpi: il Garda è il lago più richiesto dai villeggianti. Ma esistono due laghi: il «mare» di Desenzano e Sirmione e il fiordo alpino di Riva del Garda. Due laghi, due mondi. Lario, l’ingrata memoria della terra del ferro: l’assenza di un confine tra le montagne e i centri abitativi, lo sviluppo urbanistico esasperato, sono alcuni dei caratteri della sponda lecchese del Lago di Como. Il sottomarino tascabile del Lago di Lugano: i traffici di contrabbando lacustre alla frontiera tra Italia e Svizzera sono sempre stati all’ordine del giorno. Ma nel febbraio 1948… Le undici isole del Verbano: né mare né montagna, ma innanzi tutto lago, il Maggiore deve la fortuna al fascino delle isole e delle cittadine costiere. Le due acque del Lago Lemano: «Prendiamo il battello, superiamo i dodici chilometri d’acqua dolce che ci separano dalle acque non meno dolci della Francia. Sbarchiamo a Évian …».
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