Sentiamo sempre più spesso dire: «Le medicine ti guariscono da un malanno e te ne fanno venire altri due!». Vero? Falso? La nostra ricerca sulla medicina popolare, svolta nella piccola vallata di Champorcher, in Valle d’Aosta, non ha né la pretesa di essere invito a curarsi nuovamente con erbe o sistemi empirici, né quella di insinuare dubbi sull’enorme progresso del moderno settore farmaceutico. Lo scopo è stato quello di ricercare molte pratiche e conoscenze, più o meno efficaci, frutto di millenni di esperienza, che oggi il turbine della vita moderna tende a cancellare definitivamente; è stato quello di fissare sulla carta ciò che dicevano e facevano i nostri antenati, documentare rimedi e cure peraltro comuni in molte zone alpine. Dicevano a Champorcher: «Finché uno viene ricordato, non è ancora morto del tutto!». Pensando sia così anche per usanze e tradizioni, abbiamo raccolto in questo libro modi di dire, aneddoti, storielle, piccoli rimedi e pratiche mediche che i locali chiamano: le mèdeutseunne d’un cou (la medicina di una volta). Perché questo nostro lavoro? Perché i nostri nonni si curavano soprattutto con fiori ed erbe e perché Champorcher e la Valle d’Aosta sono la terra dell’abbé Pierre Chanoux che per più di quarant’anni, al Piccolo San Bernardo, coltivò fiori ed erbe con grande pazienza, sapienza ed amore.
Dettagli
Autore
AA.VV.
Editore
PRIULI & VERLUCCA
Collana
QUADERNI DI CULTURA ALPINA
Lingue incluse
Italiano
Anno
2006
Pagine
72
Peso
0.48 (Kg)
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